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lunedì 16 aprile 2012

GLI STRUMENTI IDEOFONI


                           STRUMENTI MUSICALI:

ideofoni & membranofoni:
Le percussioni raggruppano Membranòfoni ed Idiòfoni.
I Membranòfoni sono strumenti musicali che producono suoni attraverso la vibrazione di una membrana tesa, come per esempio i numerosi tipi di tamburo diffusi in tutto il mondo.
La membrana è costruita con materiali sintetici o naturali, fra cui la pelle animale; per aumentare la vibrazione della membrana, alcuni strumenti come i tamburi della batteria, utilizzano una membrana cosiddetta risonante, che influenza il timbro in base alla sua tensione (in questo caso, la membrana viene indicata come battente).
Molti membranofoni utilizzano un cilindro risonante, il fusto, che ha un suono caldo se costituito da materiale naturale, come il legno, ed un suono più squillante se di metallo o in materie plastiche. I tiranti sono utilizzati per intonare lo strumento, nel caso di strumenti a suono determinato, o per ottimizzare la risonanza (possono essere delle viti di metallo o tiranti in corda, questi ultimi più diffusi nelle percussioni artigianali).
Uno di questi è la famosa batteria:
Classe: Membrafoni e Idiofoni
MATERIALE: è formato da un insieme di percussioni (in genere tamburi e piatti): i materiali sono acciaio, rame, ottone, pelli di animale o di materiale sintetico, cellluloide e plastica.
INFORMAZIONI GENERALI
La moderna batteria, della famiglia delle percussioni, permette ad un solo musicista di ricoprire la funzione che precedentemente era svolta da due o tre musicisti contemporaneamente. La diffusione di questo strumento si deve soprattutto all'evoluzione della musica jazz, che nacque e si sviluppò a New Orleans nel quartiere chiamato Storyville, il centro del divertimento. In questa città cosmopolita, dopo l'abolizione ufficiale della schiavitù nel 1865, si stabilirono molti neri, che trovarono lavoro come musicisti. Le prime bande furono richiestissime inizialmente per accompagnare le marce durante i funerali; in seguito cominciarono ad esibirsi in locali pubblici e questo causò la diminuzione dell'utilizzo dei tamburi, sia per motivi economici, sia per l'eccessiva sonorità prodotta. Alcuni percussionisti inventarono un metodo ingegnoso, chiamato double drumming per suonare insieme sia il rullante militare sia la grancassa: nacque così la batteria moderna. Successivamente furono aggiunti altri strumenti a percussione provenienti da altre culture: il piatto turco, i tom toms cinesi, il campanaccio, le campane di legno, i triangoli ed altri effetti sonori.
Durante gli anni Trenta, le orchestre che accompagnavano il cinema muto cercarono percussionisti in grado di suonare più strumenti anche in piccoli spazi. Il tamburo rullante (snare drum) diventò oggetto di grande interesse e studio; negli anni Quaranta, il diametro della grancassa diminuì ed aumentò la sua profondità, per generare un suono più secco e sonoro.
Nei successivi anni Cinquanta si diffuse il moderno uso del piatto a pedale (hit-hat o charleston), per scandire il tempo: le industrie musicali iniziarono a produrre batterie con misure standard.
Oggi la batteria, sebbene formata da molti strumenti, è considerata uno strumento unico e indivisibile.
Il batterista deve coordinare perfettamente mani e piedi: una tecnica difficile, considerando l'evoluzione che questo strumento ha ottenuto nel corso dell'ultimo secolo.


 



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